Visionarie 2023 si presenta
28 Marzo 2023
E’ stata presentata l’8 marzo a Roma presso Palazzo Merulana la terza edizione di Visionarie, l’appuntamento romano dedicato al ruolo della donna nel cinema, nella televisione e nella letteratura che si terrà il 16 e 17 giugno, sempre a Palazzo Merulana.
Giuliana Aliberti, avvocata esperta in diritto d’autore, ideatrice e direttrice di Visionarie, nonché amica e socia WIFTMI, ha presentato gli highlights della nuova edizione parlando della necessità di una nuova consapevolezza sociale e di un’educazione che aiuti riconoscere gli stereotipi, dei fili interrotti fra le generazioni e del non dover ricominciare da capo ad ogni giro. In questo Visionarie si propone come una festa dell’incontro, uno spazio di denuncia e di riflessione e infine uno spazio a disposizione delle associazioni.
Il progetto La Scuola di Visionarie in sinergia con la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture e Università Roma Tre, è stato raccontato dalla professoressa Barbara De Angelis e dalla professoressa Raffaella Leproni: il tema sarà il sapere delle donne, rivolto alle giovani, ma non solo e sarà declinato in forma di summer school.
De Angelis, delegata del Rettore alla disabilità, ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e al supporto all’inclusione, ha sottolineato che fa parte della mission dell’ateneo il prestare attenzione al disagio e alla fragilità, infatti un centro antiviolenza è stato inaugurato da poco al suo interno. La disabilità e l’emarginazione che incontrano le donne disabili è un’altra area d’attenzione della quale si vuole portare consapevolezza e comprensione anche in Visionarie.
Leproni ha parlato della necessità di riconsiderare la rappresentazione e di moltiplicare i punti di vista. L’ambito di analisi sarà dedicato ai codici linguistici in un percorso agile e aperto nel, dal, sul femminile per ridefinire come le donne parlano di se stesse anche per comunicare con l’universo maschile.
Il filo conduttore 2023 è La violenza di genere nel settore dell’Audiovisivo e del Teatro.
Celeste Costantino, coordinatrice dell’Osservatorio sulla parità di genere del Mic – Ministero della Cultura, ha spiegato la natura consultiva dell’Osservatorio e segnalato il report del primo anno di lavori disponibile sul sito. Il lavoro di audizione è stato fondamentale per l’acquisizione di informazioni fin dall’inizio delle attività, come WIFTMI può testimoniare. Costantino ha ricordato la recente audizione con le associazioni Amleta e Differenza Donna in tema di misure nei confronti dei molestatori seriali presenti in teatri che ricevono i finanziamenti pubblici e la possibile sospensione di questi ultimi. Costantino ha riconosciuto che i meccanismi di penalizzazione sono complessi e lunghi e che il settore richiede risposte più rapide come evidenziato dal risorgere del #MeToo. La creazione della figura di tutor di riferimento e il rispetto di un codice di condotta potrebbero essere le risposte, delle quali si parlerà in maniera più approfondita durante Visionarie.
Domizia De Rosa, Presidente WIFTMI, ha parlato della nostra Carta per il Comportamento Etico nel Settore Audiovisivo, del lavoro incompleto svolto dai media nel racconto delle istanze del settore, ovvero del #MeToo, dell’importanza del dialogo con organismi come l’Osservatorio, della parola chiave in questa discussione sulla natura del lavoro e dei luoghi di lavoro ovvero equità. Non basta l’uguaglianza, che dà a tutti lo stesso, è necessaria l’equità, che dà a seconda della necessità perchè tutte e tutti si possa avere accesso alle opportunità.
Laura Tedesco, cofondatrice AMLETA, ha raccontato delle 223 testimonianze che hanno raccolto in tema di violenze e molestie e del lavoro dell’associazione per il sostegno legale di alcuni casi. Il problema è culturale e ci sono anticorpi che devono essere creati per porre fine al silenzio e per permettere la lettura delle situazioni. Servono lenti di genere, formazione e ascoltare le voci di chi ha il coraggio di parlare.
Francesca Romana De Martini, consigliera direttivo UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo), ha sottolineato la necessità di partire dalle scuole. Ha segnalato il problema della non soddisfacente presenza di personaggi femminili nei prodotti Rai e ricordato il protocollo firmato nel 2019 di prevenzione delle molestie e delle violenze che non è stato diffuso come sarebbe stato necessario. Ha anticipato che insieme ad altre associazioni UNITA firmerà le linee guida per i provini. Le attrici e gli attori, ha ribadito, sono l’anello debole, perchè sono sempre sotto provino e il rischio di falsi provini c’è sempre.
La consigliera UNITA Mia Benedetta e la regista Anna Negri sono a loro volta intervenute sulla cultura arretrata del settore.
Giulia Rosa D’Amico, produttrice e fondatrice di Mujeres nel Cinema, ha confermato l’importanza che le occasioni di incontro e dialogo hanno per educarsi e creare connessioni, Ha segnalato le loro attività di sportello legale e consultorio psicologico.
Celeste Gugliandolo, Coordinatrice SLC CGIL Roma e Lazio spettacolo dal vivo e cineaudiovisivo, ha parlato di esigibilità, di formazione e di incardinare i protocolli.
Molti gli eventi in preparazione. Stay tuned!
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