A tutto schermo –
Sontag

28 Febbraio 2023

Kristen Stewart, presidente di giuria del Festival di Berlino 2023, inizierà le riprese di Sontag, subito dopo il suo importante impegno proprio nella città tedesca.

 

Porterà al cinema la vita della scrittrice, filosofa e attivista politica Susan Sontag, deceduta nel 2004. Il progetto è basato sulla biografia Sontag: Her Life and Work di Ben Moser, ed è scritto da Lisa Kron e dalla regista Kirsten Johnson, al suo primo lungometraggio di finzione.

 

Johnson ha al suo attivo la collaborazione con Laura Poitras, per i documentari The Oath e Citizenfour e il documentario Dick Johnson Is Dead, nel quale rielabora la malattia del padre, affetto da demenza, che ha vinto il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival.

 

Per Kristen Stewart non sarà il primo biopic, avendo già interpretato la cantante Joan Jett nel film The Runaways insieme a Dakota Fanning, Jean Seberg in Seberg di Benedict Andrews, e più recentemente Diana Spencer in Spencer di Pablo Larraín, grazie alla quale ha ottenuto la nomination agli Oscar, ai Golden Globe e ai Critics Choice Award.

 

Susan Sontag nacque a New York da una coppia di ebrei americani. Il padre, Jack Rosenblatt, era un commerciante di pellame di origini polacche, la madre si chiamava Mildred Jacobson ed era di origini lituane. Sette anni dopo la morte per tubercolosi del padre in Cina, avvenuta quando Susan aveva cinque anni, la madre si risposò con Nathan Sontag, capitano dell’esercito americano. Fu così che le figlie Susan e Judith presero il cognome del padre adottivo, benché egli non le avesse mai adottate ufficialmente. Susan crebbe a Tucson, in Arizona e frequentò le scuole superiori a Los Angeles.

 

Studentessa eccellente, saltò tre anni scolastici diplomandosi a soli quindici anni. Dopo aver cominciato gli studi universitari a Berkeley, si trasferì all’Università di Chicago, dove si laureò all’età di 18 anni. Proseguì gli studi all’Università di Harvard dove ottenne una laurea magistrale in filosofia e cominciò un dottorato di ricerca.

 

A diciassette anni si era sposata con Philip Rieff; dalla coppia nacque un figlio, David Rieff, che divenne in seguito editore della madre e poi anch’egli scrittore. Sontag e Rieff restarono sposati per 8 anni, fino al divorzio avvenuto nel 1958.

 

Verso la fine degli anni ottanta, Sontag iniziò una relazione con la fotografa Annie Leibovitz, relazione durata sino alla morte di Susan.

 

Nota principalmente come saggista, nel 1992 pubblicò un romanzo storico di grande successo, L’amante del Vulcano, ispirato al triangolo amoroso composto da lady Emma Hamilton, sir William Hamilton e Horatio Nelson. Nello stesso anno ritirò a Capri il Premio Malaparte. Appassionata di  sperimentazione teatrale, dichiarò come per lei fondamentali i lavori di Peter Brook, Jerzy Grotowski, Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.

 

Durante la sua straordinaria carriera, Sontag ha usato la propria voce per sensibilizzare l’opinione pubblica su  questioni sociali come l’AIDS e la guerra in Vietnam.

 

Morì il 28 dicembre 2004, di leucemia. Oggi è sepolta nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

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