Drive – Il libro che tutte/i
avremmo dovuto leggere!
di Roberta Ponticiello
30 Giugno 2023
INT. OXFORD (ENGLAND) – PALCO TEDGLOBAL – GIORNO
(Luglio 2009)
Un palco, allestito all’interno di uno degli storici e suggestivi teatri di Oxford. Di quella magia nessuna traccia. Il pavimento è rosso, lo sfondo blu, ci sono diversi scaffali con libri che ricordano quelli antichi e alcuni oggetti non facili da riconoscere. Sullo schermo scorrono poche parole chiave e qualche immagine non troppo ricercata.
Un uomo sui quaranta, giacca enorme, jeans scuri, sguardo sveglio, voce sicura e grintosa si muove sul palco del TEDGLOBAL.
DAN
Riguardo alla motivazione, c’è uno scollamento tra quello che la scienza sa e quello che le imprese fanno.
E la scienza conferma quello che sappiamo già.
Se riuscissimo a liberarci dell’ideologia, pigra e pericolosa, ‘della carota e del bastone’ non solo potremmo rafforzare le imprese ma forse, forse, forse…
potremmo cambiare il mondo.
ROBERTA (VOCE OFF)
Con queste parole, un abile e carismatico oratore – già responsabile negli anni 90 dei discorsi del vicepresidente Al Gore e presentatore di un programma di National Geographic Channel – chiude il suo talk, The puzzle of motivation, nell’ultima giornata dell’edizione del 2009 del TEDGlobal.
Si tratta di Daniel H. Pink pochi mesi prima dell’uscita di uno dei suoi più famosi bestseller: Drive. Cosa davvero guida la nostra motivazione.
INT. MILANO (ITALIA) – PALCO LEADERSHIP FORUM – GIORNO
(Ottobre 2022)
Un palco moderno, quello del teatro degli Arcimboldi di Milano. Lo sfondo è interamente digitale.
Un uomo alla soglia dei sessanta, porta gli occhiali, indossa un completo blu e una cravatta sgargiante. Le lenti sono piuttosto spesse, o forse è solo colpa delle luci, ma non si riesce ad apprezzare il suo sguardo. La voce un po’ acuta. Il tono interrogativo.
DAN
Abbiamo passato tre anni bizzarri, in cui molte delle certezze, che credevamo incrollabili, sono capitolate.
Ho una domanda per voi: “Cosa succederà adesso?”
Io ho una risposta chiara e inequivocabile a questa domanda: “Io non ne ho idea! Non lo so! Nessuno lo sa!”
ROBERTA (VOCE OFF)
È la prima edizione in presenza, dopo la pandemia, del Leadership Forum di Milano.
Gli interventi ruotano tutti attorno ai cambiamenti socio-culturali a cui stiamo assistendo da qualche anno.
Apre la giornata Daniel H. Pink, in quel momento per me un perfetto sconosciuto.
Le sue parole semplici e puntuali, suffragate da esempi tratti da ricerche sul campo, fanno breccia nella mia mente.
Non ha la presunzione di avere le soluzioni ma pone delle domande rispetto al senso che dovrebbero avere oggi i concetti di lavoro, azienda e ufficio. Seguono poi dei suggerimenti, più che altro spunti di riflessione, sulla correlazione tra concetti come autonomia e controllo o tra la produttività e la necessità di fare delle pause.
Di questo evento ricordo solo le sue parole. Entusiasta mi ritrovo involontariamente a promuovere il suo punto di vista in ogni occasione di confronto e appena lo nomino la reazione è sempre la stessa “Ah certo, Daniel H. Pink! L’autore di Drive.”
Mi riprometto di inserirlo nella lista dei libri da leggere assolutamente.
INT. MILANO (ITALIA) – AULA C.E.2.04 CAMPUS SDA BOCCONI – SERA
(Maggio 2023)
Un’aula con pareti circolari posta al secondo piano dell’edificio principale del nuovo complesso ideato per la SDA Bocconi da due archistar giapponesi. Sorge sul suolo dove originariamente si trovava la vecchia centrale del latte di Milano, ricordandone le forme originali. Una docente del corso di Project Management è intenta a spiegare le leve della motivazione e invita i discenti a vedere un talk di Daniel H. Pink.
ROBERTA (VOCE OFF)
Il cerchio si chiude.
Avevo finalmente iniziato a leggere il suo libro – con molta calma perché il testo richiede pause di riflessione – e nel giro di poche pagine mi ero immediatamente resa conto che il mio modo di vedere le dinamiche sociali (lavorative ma anche familiari, scolastiche) stava iniziando a cambiare.
Clicco sul link e nelle prime inquadrature mi colpisce il cartello con l’anno dell’evento: 2009.
Vado avanti, ascolto con attenzione l’introduzione del suo talk al TEDGLOBAL. Poi riconosco i temi: sta parlando proprio dei contenuti di Drive!
Corro a prendere il libro per ricontrollare l’anno di pubblicazione: 2010.
In quel momento si ferma tutto.
Quei contenuti così attuali, così brillanti, così semplici e motivanti risalivano a quasi 14 anni prima!
Due domande iniziano a perseguitarmi: ma dove avevo vissuto in tutti questi anni? Perché le persone che, con aria fiera, avevano detto di conoscere il libro non avevano sentito di dover contribuire a cambiare il mondo?
Nel libro c’erano già tutti gli elementi che avrebbero potuto consolidare un radicale cambiamento di paradigma all’interno delle aziende.
Se solo fossero stati diffusi e applicati, non avremmo dovuto aspettare gli effetti dirompenti della pandemia e la progressiva sfiducia delle nuove generazioni per sentir parlare di work-life balance, great resignation, quiet quitting, yolo etc.
Parole nuove, diventate appannaggio solo di Millennial e GenZ, per esprimere invece esigenze trasversali su tutte le generazioni con origini ben più lontane. E il libro, tra ricerche risalenti agli anni ‘50 e casi di aziende illuminate, lo dimostra bene.
Per la prima volta nella mia vita ho pensato che avrei voluto avere una macchina del tempo per consegnare alla me giovane questo libro con la certezza che – a differenza dell’almanacco di Ritorno al Futuro – parte II – questa lettura avrebbe potuto creare un universo parallelo migliore di quello attuale.
Di Doc Brown nessuna traccia, per cui dobbiamo concentrarci sul presente.
Vi propongo questa lettura nella speranza di trovare compagni di viaggio nell’avviare, almeno a partire da questo momento, il cambiamento che Daniel H. Pink si auspicava potesse avvenire già nel corso di questi quattordici anni.
Invito che lui stesso ha rinnovato anche lo scorso autunno nella chiusura del suo intervento.
INT. MILANO (ITALIA) – PALCO LEADERSHIP FORUM – GIORNO
(Ottobre 2022)
DAN
Può capitare di chiedersi: “Posso cambiare tutto?”
La risposta è no, non è possibile cambiare tutto. Ma questa è la domanda sbagliata.
Bisogna chiedersi: “Posso fare una piccola cosa oggi per far andare le cose un po’ meglio?”
E penso che la risposta a questa domanda sia “Sì”.
Piccoli miglioramenti oggi, piccoli miglioramenti domani e riusciremo insieme a cambiare davvero le cose.
Daniel H. Pink, Drive. Cosa davvero guida la nostra motivazione, Ayros, 2022
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